Attenzione a “mangiare in bianco”

Sfatiamo il mito di “mangiare in bianco” durante un’influenza o un forte mal di pancia. In tali condizioni, è bene evitare cibi e bevande pesanti, ricchi di fibre ed industriali e preferire una dieta facilmente digeribile che sia bilanciata in nutrienti e ricca di antiossidanti, vitamine e minerali, così da fornire al corpo tutto ciò di cui ha bisogno per ritornare in salute.

A chi non è mai capitato di sentirsi suggerire di mangiare “in bianco” durante un’influenza o un forte mal di pancia? E così il dubbio assale la mente nel decodificare cosa si intenda con “in bianco”. Apriamo il frigorifero, scrutiamo tutti gli angoli della dispensa in cerca di qualunque cosa commestibile di colore bianco, sperando di non ricadere nel solito ed insapore piatto di riso con un lontano accenno di olio (i più fortunati potranno sperare nell’aggiunta di burro o formaggio). Così, oltre a sentirci uno strazio per la malattia, verremmo mentalmente catapultati in una corsia di ospedale, sensazione che spesso fa sparire anche quel po’ di fame che avevamo.

Nella realtà, quello della “dieta in bianco” è solo un mito e non necessariamente un mito sano. Sarebbe più indicato seguire una “dieta intelligente e leggera”. Infatti, il nostro obiettivo non deve essere il colore del cibo ma la sua qualità, così da consumare un pasto che sia facilmente digeribile pur rimanendo bilanciato nei suoi nutrienti. Nonostante l’inappetenza, mangiare risulta molto importante per ottenere tutte le energie e le sostanze necessarie a ristabilirsi, senza peggiorare i sintomi intestinali della malattia.

Il riso e la pasta sono cibi che ben si digeriscono e rappresentano un’ottima fonte di energia. Purtroppo, comporre il pasto con solo queste fonti di nutriente porta ad uno sbilanciamento verso i carboidrati a discapito degli altri macronutrienti. È quindi importante associarli ad altre fonti alimentari.

Considerando i latticini, capiamo subito perché parlare di dieta “in bianco” può ingannarci. I latticini rappresentano degli alimenti di colore bianco, ma che vanno evitati in quanto facilmente fermentabili nell’intestino, causando un eccessivo accumulo di gas. Tra i latticini ritroviamo però un ottimo alleato alla nostra salute, lo yogurt; un alimento ricco di batteri “benefici” utili a ripristinare la normale fisiologia del nostro intestino. Il suo contenuto di batteri è di molto inferiore a quello presente in un integratore probiotico, ma un consumo regolare può ovviare a questa carenza.

La frutta è una ricca fonte di antiossidanti, vitamine e minerali, utili al corpo nella sua lotta alla malattia. I lati negativi del consumo di questi alimenti sono dati dell’elevato contenuto di fibre alimentari, il cui consumo è fortemente raccomandato in stato di salute ma che va limitato in presenza di disturbi intestinali per la loro capacità di aumentare la peristalsi intestinale e la facilità con cui vengono fermentati. Sono quindi da preferire la frutta priva di buccia e possibilmente cotta o spremuta, cercando di evitare le specie con maggiore acidità, come gli agrumi.

Anche le verdure vanno incontro allo stesso problema in quanto anch’esse ricche di fibra. Sarebbe quindi opportuno consumarle lessate o in forma di passati, limitando il condimento. Possiamo preferire zucca, zucchine, spinaci, finocchi e carote, evitando quelli con un maggior contenuto in fibra quali verze, broccoli e cavolfiori.

I legumi possono risultare difficilmente digeribili, specialmente negli individui che ne fanno poco uso. Non sono comunque da eliminare, in quanto ottima fonte di carboidrati e proteine vegetali. Si deve quindi preferire quelli decorticati e magari consumati in forma di passati.

Da evitare sono le carni rosse, in quanto ricche di grassi e più impegnative da digerire, sostituendole con pesce e carni bianche. È però importante cucinarli in maniera poco elaborata, utilizzando metodi di cottura “leggeri” come il vapore o la griglia. Anche l’uovo, nonostante le diffuse credenze, risulta una buona fonte alimentare. La sua digeribilità è fortemente legata al metodo di cottura. Quindi, “luce verde” a uova alla coque o in camicia, mentre da evitare l’uovo fritto. Ricordiamoci che l’uovo rappresenta uno dei più completi alimenti che la natura ci offre.

Fondamentale risulta mantenersi ben idratati specialmente dopo copiose sudate. Quindi bere molta acqua lontano dai pasti, così da non rischiare di diluire troppo i succhi gastrici rendendo più difficoltosa la digestione. Evitiamo le bevande fortemente irritanti, ad esempio quelle gassate, alcool e caffè, da sostituire con tisane e tè.

In conclusione, durante un’influenza o problemi di pancia, facciamo molta attenzione al mito del “mangiare in bianco”. Evitiamo cibi e bevande pesanti, ricchi di fibre ed industriali e preferiamo una dieta facilmente digeribile e varia (e quindi non necessariamente “bianca”).