Come prevenire l’influenza
L’influenza può essere prevenuta tramite buone abitudini comportamentali e alimentari. Una corretta cura del nostro sistema immunitario necessita di una sana flora batterica intestinale e di un’adeguata dose di antiossidanti.
L’influenza è una malattia alquanto contagiosa innescata da virus che sono in grado di infettare le vie aeree (naso, gola e polmoni). La malattia si trasmette tramite muco e saliva, stando vicino o parlando con chi tossisce e starnutisce o semplicemente col contatto di mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.
L’influenza in tutta Europa si presenta con cadenza annuale e colpisce particolarmente la popolazione in età pediatrica (0-4 mesi e 5-14 anni) con un’incidenza che diminuisce con l’avvento dell’età adulta ma che torna a crescere dopo i 65 anni. I soggetti più a rischio di incorrere in una forma grave e sviluppare complicanze sono gli anziani, i neonati e le donne incinte.
I virus influenzali presentano un’alta capacità di modificare le loro proteine di superficie, così da aggirare i meccanismi di difesa messi in atto dal sistema immunitario, non dandoci modo di “immunizzarci” in maniera efficace sia naturalmente, grazie alla creazione di anticorpi dopo il primo contagio, sia per effetto della vaccinazione.
Per questo motivo la cosa migliore che si possa fare è prevenire, iniziando dalle piccole azioni di igiene personale, come lavare spesso le mani, coprire bocca e naso quando si tossisce e si starnutisce, buttare i fazzoletti usati e isolarsi in casa quando insorgono i primi sintomi. Molto importante risulta inoltre far areare le stanze in cui si sosta a lungo, come la camera da letto dopo la notte o l’ufficio in cui lavoriamo molte ore.
Esistono inoltre rimedi naturali (quali un’apposita alimentazione coadiuvata dall’utilizzo di nutraceutici e integratori alimentari di qualità) che ci permettono di innalzare le difese immunitarie in modo da evitare la malattia o diminuirne l’intensità.
Il sistema immunitario è strettamente legato al buon funzionamento del sistema antiossidante. Quando vi è uno squilibrio fra produzione ed eliminazione di specie chimiche ossidanti (stress ossidativo), l’organismo presenta una quantità elevata di radicali liberi (particelle ad elevata pericolosità) che danneggiano le cellule e i tessuti del nostro corpo, tra cui quelli del nostro sistema immunitario.
L’incremento dei radicali liberi può essere dovuto all’avanzare dell’età ma si può verificare anche in età precoce a causa di stress, smog, droghe, alcool, fumo di sigaretta e alimenti ricchi di additivi. In aggiunta, durante la stagione invernale, il freddo e gli sbalzi di temperatura creano infiammazioni che concorrono ad aumentare i danni cellulari, ad esempio inibendo il movimento delle ciglia che si trovano sui tessuti delle vie aeree, che quindi non riescono più a spingere il muco e ad impedire che le impurità e i microorganismi esterni raggiungano bronchi e polmoni; il muco di conseguenza si accumula e crea un terreno fertile per la proliferazione di virus e batteri. Per questo, preservare e incrementare le difese antiossidanti e grazie a molecole che si sacrificano e si ossidano al posto delle nostre cellule aiuta a mantenere un’adeguata funzione del sistema immunitario.
Numerosi cibi e piante sono ricchi di molecole ad azione antiossidante. Alcuni esempi sono la rosa canina (una pianta in bacche ricca di vitamina C), la melagrana (ad alto contenuto di acido ellagico), la curcuma (dal rizoma ricco di principi attivi antiossidanti e antiinfiammatori, tra cui anche la vitamina C) e altri quali mirtillo (ricco in polifenoli), il resveratrolo e gli alimenti ricchi di vitamina B, D ed E. Per ragioni di purezza, precisa quantificazione e maggiore biodisponibilità, il nutraceutico o l’integratore alimentare rappresenta una valida aggiunta al consumo quotidiano di questi cibi.
Tra le forme influenzali con maggiore incidenza nella stagione invernale è da nominare anche la gastroenterite o influenza intestinale, caratterizzata da vomito, diarrea e in alcuni casi anche da febbre elevata.
In queste circostanze bisogna ricordarsi di bere molti liquidi per ripristinare l’equilibrio elettrolitico e recuperare quelli persi tramite le scariche diarroiche e l’aumentata sudorazione. Per reidratarsi, oltre l’acqua è possibile consumare succhi di frutta, tisane e brodo, mentre è bene evitare bevande alcoliche e caffeina. Inoltre, è importante mantenere in salute la mucosa intestinale e la sua flora, sia stando attenti a ciò che mangiamo sia utilizzando un probiotico di buona qualità.
I probiotici sono microorganismi viventi (“batteri buoni”) che sono in grado di fornire, se assunti nelle dosi corrette, benefici in termine di salute. Molti studi hanno infatti dimostrato come per poter funzionare bene, le nostre difese hanno bisogno di interagire con l’intestino con una flora batterica “buona”. Non a caso, il 60-70% delle cellule immunitarie di tutto il corpo risiede proprio in questo organo. Quando si ha un aumento dei batteri “cattivi” si viene a creare un’infiammazione della mucosa intestinale, alterando il funzionamento del nostro sistema immunitario. Per questo motivo, un’integrazione con un probiotico ricco di batteri buoni, quali i lactobacilli e bifidobatteri, aiuta a supportare e rafforzare il sistema immunitario. Inoltre, questa integrazione risulta molto utile nel limitare i sintomi intestinali dell’influenza.
In conclusione, soprattutto in questa stagione, è bene anticipare i fastidiosi (e talvolta pericolosi) stati influenzali con una sana prevenzione fatta di buone abitudini comportamentali e alimentari. La natura, come di consueto, offre da sempre dei validi rimedi, sta a noi sfruttarli adeguatamente.