La nostra mente può provocare o prevenire le malattie?
Sino a pochi decenni fa, la scienza medica era pressoché concorde nell’asserire che i fattori psicologici non incidono sulla nostra salute. Eppure, già duemila anni orsono, Galeno, un medico greco, aveva osservato che i tumori tendono a svilupparsi soprattutto in soggetti depressi. A metà dell’ ‘800, un gruppo di medici inglesi confermò che i pensieri negativi e la tristezza sono una delle più importanti cause delle malattie. Oggigiorno, da vari studi sperimentali di psicosomatica, è emerso che gli stress emozionali contribuiscono a creare un terreno fertile perché possano insorgere o progredire più velocemente alcune patologie. Al tempo stesso, gli stati di riposo, di tranquillità e serenità sono associati al benessere sia mentale sia fisico, aumentando l’ampiezza delle onde cerebrali e riducendo la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa e la tensione muscolare.
Le depressioni portano ad un aumento dello stato infiammatorio del nostro corpo, con conseguente rischio di sviluppare patologie. Se la depressione non viene curata, l’infiammazione può divenire cronica e causare una neurodegenerazione. In periodi di stress e sconforto, il cervello rilascia alcuni ormoni (cortisolo e noradrenalina) che attivano le cellule del sistema immunitario che producono i mediatori dell’infiammazione, peggiorando la situazione.
Per mantenere e migliorare lo stato di salute, è importante non trasformare gli stati mentali negativi temporanei in permanenti. I rimedi abbondano (gruppi di ascolto, tecniche di respirazione, yoga e meditazione) ma alla fine “è più facile a dirsi che a farsi”. Qualora queste soluzioni non funzionassero e prima di assumere farmaci, che tendono a creare dipendenza e dare effetti collaterali anche gravi, si può ricorrere all’uso di piante e principi attivi che regolarizzano il tono dell’umore e rafforzano le nostre energie, come ad esempio:
- La Griffonia è ricca di 5HTP (5-idrossitriptofano) che, se assunto per via orale, viene in parte trasformato in serotonina (anche detta “ormone della felicità”) nell’intestino e può oltrepassare la barriera ematoencefalica. L’aumento dei livelli di serotonina ha effetti positivi non solo sull’umore ma anche sulla qualità del sonno e sull’appetito;
- Lo Zafferano contiene dei principi attivi ad effetto antidepressivo grazie alla loro capacità di bloccare la ricaptazione della dopamina e della serotonina (come i farmaci antidepressivi di nuova generazione), permettendo alla stessa serotonina di rimanere più a lungo nello spazio tra le sinapsi, dove esplica il suo ruolo biologico. Inoltre, il safranale contenuto nello zafferano possiede un’azione ansiolitica poiché si lega ai recettori del GABA (neurotrasmettitore della calma);
- La L-teanina è una molecola ad azione calmante e rilassante che non dà sonnolenza e sedazione. Agisce come precursore del GABA e si lega ai suoi recettori, bloccandone l’azione. Essa aumenta le onde cerebrali alfa e i livelli di serotonina;
- L’Iperico blocca gli enzimi che metabolizzano i neurotrasmettitori che regolano il tono dell’umore, portando ad un loro aumento a livello cerebrale. Attenzione alle interazioni con altri farmaci (quali ad esempio la pillola anticoncezionale, i fluidificanti del sangue e la digossina) e a non assumerne nei mesi estivi, poiché questa pianta provoca fotosensibilizzazione (eczemi e arrossamenti con la luce del sole);
- L’Eleuterococco e la Rodiola sono due piante dette “adattogene”, ossia in grado di innescare nell’organismo una serie di reazioni di adattamento e risposta ad una situazione di stress di natura fisica e mentale. Hanno anche un’azione immunostimolante e potenziano le capacità intellettive;
- La Creatina, la L-Acetil-carnitina e il Magnesio sono principi attivi che aumentano le energie nell’organismo. In situazione di spossatezza, diminuiscono la sensazione di fatica, combattono i radicali liberi e velocizzano il recupero post allenamento;
- Le Vitamine del gruppo B contribuiscono al normale metabolismo energetico e al funzionamento del sistema nervoso, alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento, alla normale funzione del sistema immunitario.
In conclusione, numerosi studi hanno dimostrato quanto il benessere psicologico possa influire sulla salute del nostro corpo. Non esiste una tecnica giusta e una sbagliata: l’importante è trovare quello che fa stare bene ognuno di noi, cambiando le abitudini dannose, praticando attività sportiva, yoga e utilizzando molecole naturali capaci di migliorare e regolarizzare il nostro umore.